Concerto annullato a causa della pandemia: niente rimborso del biglietto

Impossibile per il consumatore esercitare il diritto di recesso nel caso di una prestazione di servizi riguardanti le attività del tempo libero e qualora il contratto preveda una data di esecuzione specifica

Concerto annullato a causa della pandemia: niente rimborso del biglietto

Niente rimborso del biglietto acquistato on line in caso di concerto annullato a causa della pandemia provocata dalla diffusione del COVID-19. Il riferimento è a una vicenda riguardante un concerto che avrebbe dovuto tenersi nel marzo del 2020 in Germania e che invece fu annullato a causa delle restrizioni adottate dalle autorità tedesche nel contesto della pandemia. A seguito di questo provvedimento, una persona che aveva acquistato un biglietto online da una società ha chiesto il rimborso, non ritendo soddisfacente il buono consegnato dalla società, emesso dall’organizzatore del concerto e corrispondente al prezzo di acquisto. Per i giudici va esclusa l’ipotesi del rimborso, poiché la direttiva comunitaria sui diritti dei consumatori esclude il diritto di recesso nel caso di una prestazione di servizi riguardanti le attività del tempo libero, qualora il contratto preveda una data di esecuzione specifica. Mediante tale esclusione, la direttiva mira a proteggere gli organizzatori di attività del tempo libero, quali eventi culturali o sportivi, dal rischio legato all’accantonamento di determinate disponibilità che essi potrebbero avere difficoltà a utilizzare se fosse esercitato il diritto di recesso. Di conseguenza, dato che la società ha venduto i biglietti in nome proprio, benché per conto dell’organizzatore, va escluso, in questo caso, il diritto di recesso ipotizzato dall’acquirente del biglietto, poiché il rischio economico connesso a tale diritto ricadrebbe sull’organizzatore dell’attività del tempo libero. (Sentenza del 31 marzo 2022 della Corte di giustizia dell’Unione Europea)

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