Crociera saltata a causa del COVID: l’agenzia di viaggi rimborsa i turisti
Evidente per i giudici come la decisione di rinunciare alla vacanza sia stata originata dalla pandemia

Se la crociera è saltata a causa della pandemia originata dalla diffusione del COVID-19, allora i due turisti mancati hanno il diritto ad ottenere dall’agenzia di viaggi la restituzione completa della cifra versata per l’acquisto del pacchetto vacanza. Fondamentale per questa decisione è la constatazione, spiegano i giudici, che la decisione di annullare il viaggio è stata obbligata, frutto dei problemi comportati dalla presenza del Coronavirus. Significative, in questa ottica, le tappe della vicenda, poiché si è appurato che alla fine di novembre del 2019 è chiuso l’accordo tra la coppia e l’agenzia di viaggi per un pacchetto turistico avente ad oggetto un viaggio in crociera ai Caraibi e il soggiorno presso la Repubblica Dominicana per il periodo 9-24 marzo 2020. A far svanire la vacanza da sogno è la comparsa del Coronavirus: l’Organizzazione mondiale della sanità parla chiaramente di pandemia, in Italia viene dichiarato lo stato di emergenza e a fine febbraio del 2020 la Repubblica Dominicana sospende per trenta giorni i voli diretti provenienti dall’Italia. Per chiudere il cerchio, infine, ai primi di marzo del 2020 un medico accerta l’incompatibilità delle condizioni di salute della donna – affetta, da tempo, da una epatite autoimmune – con la grave diffusione mondiale del COVID-19 e le sconsiglia di intraprendere viaggi aerei. Per il magistrato è legittima la pretesa avanzata dai due turisti, cioè la restituzione di quanto pagato all’agenzia di viaggi – quasi 6.000 euro – poiché essi hanno fatto saltare la vacanza non per una causa personale di salute, bensì per la situazione pandemica. (Ordinanza del 19 gennaio 2022 del Tribunale di Lodi)