Debito monstre di origine tributaria: possibile comunque l’esdebitazione
Decisivo il riferimento alla grave malattia che ha messo in crisi fisicamente e lavorativamente il soggetto

Possibile concedere l’esdebitazione al soggetto che si ritrova a dover fronteggiare un debito di oltre 340.000 euro, in gran parte di origine tributaria e dovuto soprattutto a una gestione disordinata delle proprio entrate. Questo comportamento, pur censurabile e frutto di una vera e propria diseducazione finanziaria, non può essere considerato così grave da negare al debitore una possibile via d’uscita. A maggior ragione, poi, quando, come nella vicenda in esame, il debitore è stato messo in crisi anche da una grave malattia che, in sostanza, gli ha impedito di proseguire l’attività lavorativa e di poter così provvedere al progressivo rientro del debito tributario. I giudici sottolineano proprio il fatto che l’impossibilità di adempiere alle obbligazioni contratte dal soggetto nasce originariamente da una grave ischemia cerebrale che, compromettendo seriamente le sue condizioni di salute, ne ha ridotto sensibilmente la capacità lavorativa, determinando una modificazione – a lui non imputabile, ovviamente – delle sue capacità di eloquio e cognitive, causandogli posi la perdita del lavoro e mettendone in crisi la capacità patrimoniale. (Decreto del 25 novembre 2021 del Tribunale di Milano)