Environmental Crime Directive: la Direttiva che tutela l’ambiente
La Direttiva è una risposta concreta del legislatore europeo alla minaccia globale posta dalla criminalità ambientale, transnazionale e organizzata, in costante crescita.
L'Unione europea ha recentemente adottato la direttiva 2024/1203/UE sull'ambiente, che sostituisce la direttiva sulla tutela penale dell’ambiente del 2008 e che dovrà essere recepita dagli Stati membri entro il 21 maggio 2026. Questa nuova direttiva mira a contrastare le attività criminali coinvolte in tutte le forme di criminalità ambientale, la quale è in costante crescita ed è considerata una delle attività illegali più lucrative, generando profitti stimati tra 110 e 281 miliardi di dollari all'anno su scala globale.
In Italia, il rapporto Ecomafia 2024 di Legambiente ha evidenziato un aumento dei reati ambientali, con un business stimato intorno ai 8,8 miliardi di euro all'anno.
La nuova direttiva europea si basa su principi come la precauzione, la prevenzione e la responsabilizzazione di chi inquina, oltre alla risoluzione dei danni.
Viene ampliato anche il concetto di ambiente da tutelare, includendo varie risorse naturali come aria, acqua, suolo, ecosistemi, fauna e flora selvatiche, habitat e servizi forniti da tali risorse.
Introduce una lista più ampia di reati ambientali rispetto alla normativa precedente del 2008, che includono violazioni gravi legate a sostanze chimiche, mercurio e deforestazione.
Per configurare un reato ambientale secondo la direttiva, le azioni illegali devono essere commesse intenzionalmente o con negligenza grave. La condotta illecita avviene quando si violano leggi e normative dell'Unione europea o nazionali riguardanti gli obiettivi ambientali. Viene punita anche l'istigazione, il favoreggiamento e il coinvolgimento in reati ambientali, inclusi tentativi che possano causare danni gravi alle persone o all'ambiente.
La direttiva prevede pene detentive, con periodi minimi e massimi di reclusione per le persone coinvolte nella commissione di reati ambientali. Oltre alle sanzioni penali, possono essere previste misure accessorie. Questa legislazione cerca di mettere un freno alle attività criminali ambientali, stabilendo norme chiare e sanzioni adeguate per proteggere l'ambiente e contrastare le organizzazioni criminali coinvolte in tali attività dannose.