I giudici fanno chiarezza sulla classificazione dei rifiuti speciali

Legittimo parlare di rifiuti speciali nonostante il carattere differenziato della raccolta dei rifiuti urbani ingombranti

I giudici fanno chiarezza sulla classificazione dei rifiuti speciali

Nello specifico, in riferimento al contenzioso originato da una società che gestisce un polo impiantistico costituito da una discarica e da impianti collegati, afferenti a un determinato bacino territoriale, è stato messo nero su bianco che il carattere differenziato della raccolta dei rifiuti urbani ingombranti sottoposti a trattamento non influisce sulla riconducibilità di essi tra i rifiuti speciali, poiché questa diversa classificazione - come da elenco europeo dei rifiuti - dipende dalla tipologia di trattamento subito dal rifiuto e vieppiù dal risultato di detto processo, che deve condurre alla formazione di un rifiuto avente caratteristiche chimico-fisiche differenti da quelle inizialmente possedute. Di conseguenza, ai suddetti fini riclassificatori non è decisiva nemmeno l’attribuzione della categoria di “altri rifiuti (compresi materiali misti) prodotti dal trattamento meccanico di rifiuti” se a tale formale individuazione non corrisponde una sostanziale eterogeneità del prodotto esitato dal trattamento. (Sentenza 1533 del 31 ottobre 2023 del Tribunale amministrativo regionale del Veneto)

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