La determinazione del costo della manodopera nei contratti pubblici

Il costo del lavoro viene stabilito ogni anno dal Ministero del Lavoro attraverso apposite tabelle, tenendo conto dei valori economici concordati dalla contrattazione collettiva nazionale

La determinazione del costo della manodopera nei contratti pubblici

Al Ministero è stato chiesto un parere tecnico su una problematica specifica: in caso di assenza delle Tabelle del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali per i CCNL (Contratti Collettivi Nazionali di Lavoro), come dovrebbe agire la Stazione appaltante in relazione al costo della manodopera per la costruzione della base d'asta? La norma che viene presa in considerazione è l'articolo 41, comma 13, del D.Lgs. n. 36 del 2023, il quale stabilisce che il costo del lavoro viene definito annualmente attraverso tabelle ministeriali basate sui valori economici concordati dalla contrattazione collettiva nazionale, nonché su normative previdenziali e assistenziali, diversi settori merceologici e aree territoriali.

In merito alle tabelle ministeriali, l'ANAC, nella delibera n. 534/2023, evidenzia che la giurisprudenza ha da tempo sottolineato che tali valori costituiscono solo un parametro di riferimento per valutare l'adeguatezza dell'offerta. Le tabelle ministeriali rappresentano i costi medi della manodopera e hanno una funzione indicativa, che può variare in base a considerazioni statistiche e analisi aziendali, come stabilito da giurisprudenza (cfr. TAR Lazio, Roma, sez. II-bis, sentenza del 19 giugno 2018, n. 6869; TAR Toscana, sentenza dell'8 aprile 2024, n. 389).

Il Ministero chiarisce che in mancanza delle tabelle ministeriali, è necessario determinare l'importo a base d'asta e il costo della manodopera utilizzando il procedimento indicato nel comma 13 dell'articolo 41 citato. Questo implica fare riferimento ai valori economici stabiliti dalla contrattazione collettiva nazionale effettuata tra le organizzazioni sindacali e i datori di lavoro maggiormente rappresentativi. In sostanza, in assenza delle tabelle ministeriali, è importante attingere dai valori concordati attraverso la contrattazione collettiva nazionale come linea guida per la definizione del costo del lavoro e dell'importo base d'asta (Risposta del Ministero del 29 ottobre 2024, n. 2880).

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