Muore l’assegnatario dell’alloggio prefabbricato del Comune e rimane solo il contratto preliminare: nessun subentro per gli eredi
Impossibile obbligare l’ente locale a ufficializzare la cessione della proprietà della casa

L’assegnatario dell’alloggio prefabbricato del Comune ne ottiene la proprietà solo esclusivamente alla stipula del contratto di cessione, o, in alternativa, con una sentenza che produca gli effetti del contratto a fronte della mera conclusione formale di un preliminare. Se però l’assegnatario muore prima che sia ufficializzato il contratto di cessione, ne conseguono la caducazione del procedimento di assegnazione e il riacquisto della disponibilità dell’alloggio da parte dell’ente. Di conseguenza non può ritenersi operante il diritto automatico al subentro degli eredi dell’assegnatario, poiché essi hanno solo la possibilità di instaurare un nuovo autonomo procedimento per l’assegnazione dell’alloggio in loro favore. Infruttuosa, quindi, nella vicenda presa in esame dai giudici, l’azione proposta nei confronti di un Comune dagli eredi di una donna assegnataria di un alloggio prefabbricato. Respinta, nello specifico, la loro richiesta di vedere riconosciuto a carico dell’ente locale l’obbligo di trasferire a loro, a titolo gratuito, l’alloggio prefabbricato che aveva costituito oggetto di un contratto preliminare di vendita con la loro familiare oramai deceduta. Irrilevante il fatto che l’ente non abbia dato seguito alla stipula del contratto definitivo nel pattuito termine di tre mesi. (Sentenza 5032 del 16 febbraio della Cassazione)