No ai cartelli pubblicitari lungo la strada con caratteristiche tali da distrarre i conducenti

Il Codice della Strada vieta la collocazione lungo le strade di insegne o impianti pubblicitari che possano distrarre l’attenzione dei conducenti, subordinando la loro installazione ad un provvedimento autorizzatorio emesso dall’Ente competente.

No ai cartelli pubblicitari lungo la strada con caratteristiche tali da distrarre i conducenti

Il legislatore disciplina la pubblicità sulle strade per evitare che vengano posizionate fonti di disturbo per i conducenti, che potrebbero deviare l'attenzione dalla guida, ponendo a rischio la sicurezza stradale. Il Codice della Strada impone divieti sull'installazione di insegne pubblicitarie che possano distrarre gli automobilisti lungo le strade e richiede un'autorizzazione da parte dell'Ente competente. Quest'ultimo può negare l'autorizzazione in presenza di disturbi visivi o distrazioni per gli utenti della strada.

Secondo il Consiglio di Stato, l'Amministrazione ha il potere di vietare la realizzazione di manufatti che minacciano la sicurezza stradale basandosi su considerazioni tecniche discrezionali. Tuttavia, i motivi di un rifiuto devono essere supportati da elementi concreti che giustifichino le decisioni prese.

Nel caso di diniego per installazioni pubblicitarie, l'Amministrazione deve fornire motivazioni precise e dimostrare il pericolo effettivo.

In una vicenda giudiziaria trattata dal Tribunale Amministrativo Regionale (TAR), una Società aveva impugnato un diniego per l'installazione di impianti pubblicitari permanenti insieme ai pareri negativi della Polizia Locale. Il TAR sospese gli atti impugnati ma l'ente stradale, in fase di riesame, emise un nuovo diniego. Di conseguenza, il TAR dichiarò il ricorso impraticabile poiché gli atti originari erano stati superati dai nuovi provvedimenti basati sui rischi per la sicurezza.

Il Consiglio di Stato non condivise le motivazioni dei dinieghi, trovando generiche e non supportate da elementi concreti le argomentazioni sulla sicurezza stradale. Molti dinieghi si basavano sulla presunzione che ogni installazione pubblicitaria rappresentasse per sé un pericolo. Il Consiglio criticò questa prassi, sottolineando la necessità di motivazioni specifiche e valide per ogni caso, non solo basate su generalizzazioni.

In sintesi, il Consiglio di Stato ha rilevato che i dinieghi per le installazioni pubblicitarie devono essere adeguatamente motivati, basandosi su elementi concreti e specifici che dimostrino il vero rischio per la sicurezza stradale, evitando generalizzazioni e presunzioni non supportate dalla realtà. Il buon andamento della Pubblica Amministrazione richiede una valutazione accurata e dettagliata di ogni situazione, garantendo la tutela dei diritti degli interessati.

news più recenti

Mostra di più...