Sì alla sospensione a seguito di parcheggio irregolare
Legittimo, secondo i giudici, il provvedimento adottato dalla Camera di Commercio di Roma

Legittima la sospensione del tassista indisciplinato, beccato cioè a sostare, seppur solo pochi minuti, con la propria vettura fuori dagli spazi riservati allo stazionamento dei taxi. I giudici del Tar Lazio (sentenza numero 2211 del 31 gennaio 2025) hanno dato ragione alla Camera di Commercio di Roma, riconoscendone la legittimità della sanzione – trenta giorni di sospensione – inflitta ad un tassista della Capitale. A dare il ‘la’ alla querelle giudiziaria sono stati, nel settembre del 2023, gli agenti della Polizia Locale di Roma Capitale, i quali hanno sanzionato con verbale ad hoc il tassista, beccato a sostare con la vettura al di fuori degli destinati allo stazionamento dei taxi. Subito dopo, ovviamente, il Corpo di Polizia Locale ha trasmesso alla Camera di Commercio di Roma un rapporto riguardante l’episodio, allegando il verbale di accertamento della violazione compiuta dal tassista. Oltre un anno dopo, cioè nei primi giorni di dicembre del 2024, al tassista è stato notificato il provvedimento con cui la Camera di Commercio capitolina lo ha sospeso per trenta giorni. Evidente, in sostanza, per i giudici, la gravità dell’episodio addebitato tassista. Quest’ultimo sostiene che gli agenti della Polizia Locale di ‘Roma Capitale’ non gli abbiano contestato alcuna specifica violazione di norme ma si siano limitati ad affermare la generica violazione delle norme in vigore sulla modalità di svolgimento del servizio, ma, in realtà, osservano i giudici, nel verbale si legge che il conducente del taxi., in regolare turno, sostava per alcuni minuti fuori dagli spazi destinati allo stazionamento dei taxi, e tale condotta irregolare era pacificamente ammessa dal
tassista, avendo egli contestualmente sottoscritto l’accertamento senza opporre alcuna riserva.