Sospeso il lavoratore no vax: impossibile concedergli l’assegno alimentare

La normativa va applicata in maniera piena: la sospensione dal servizio comporta lo stop a retribuzione e altri emolumenti

Sospeso il lavoratore no vax: impossibile concedergli l’assegno alimentare

Niente assegno alimentare al lavoratore sospeso dal servizio per avere violato l’obbligo di vaccinarsi contro il COVID-19. A essere presa in esame l’azione giudiziaria proposta da un militare sospeso dal Ministero della Difesa, azione giudiziaria che gli aveva consentito di vedere riconosciuto nel contesto del Tar Sicilia il diritto a percepire un assegno alimentare. Di parere opposto, invece, i magistrati del Consiglio di giustizia amministrativa per la Regione Sicilia, spiegano in modo chiaro che la disciplina sull’obbligo di vaccinazione contro il COVID-19 prevede, in caso di inadempimento dell’obbligo, la sospensione del lavoratore dal servizio senza retribuzione e senza altri emolumenti, comunque denominati, incluso l’assegno alimentare. Di conseguenza, la norma non consente la corresponsione di un assegno alimentare, a differenza di altre ipotesi di sospensione dal servizio. Se poi si dubita della costituzionalità della normativa, essa non può comunque essere disapplicata, bensì va passata la palla alla Corte Costituzionale per ottenere un parere definitivo. (Decreto dell’11 marzo 2022 del Consiglio di giustizia amministrativa per la Regione Sicilia)

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