Via libera alla procedura per salvare l’immobile acquistato grazie ad un mutuo

I giudici osservano che la famiglia è stata diligente e aveva quasi finito di pagare il mutuo, quando il capofamiglia ha perso il lavoro ed è arrivato il Covid

Via libera alla procedura per salvare l’immobile acquistato grazie ad un mutuo

Famiglia messa in crisi dalla pandemia e che rischia, perciò, di perdere l’immobile acquistato grazie a un mutuo non estinto in toto. Legittimo concedere la procedura del sovraindebitamento per fornire la possibilità di salvare la proprietà immobiliare. Questa la posizione assunta dai giudici (sentenza del 10 dicembre 2024 del Tribunale di Trani), chiamati a prendere in esame una vicenda assai delicata, quella di una famiglia ritrovatasi a subire una procedura esecutiva sull’immobile acquistato grazie ad un mutuo, procedura frutto del calo di reddito verificatosi nel periodo pandemico. Per i giudici, però, bisogna tener presente che la famiglia è stata più che diligente ed aveva quasi finito di pagare il mutuo ipotecario, quando, nel 2018, il capofamiglia ha peso il lavoro. Il colpo di grazia è arrivato però con la pandemia e col lockdown. Fin quando ha avuto una disponibilità economica, la famiglia ha pagato le rate arretrate del mutuo ipotecario, ma pagare alcune rate e saltarne altre non è stato sufficiente per non decadere dal mutuo, e quindi nel 2024 la banca avviava la procedura esecutiva contro l’immobile, al fine di rientrare della situazione debitoria. A fronte di tale quadro, i giudici hanno omologato, grazie anche alla ‘legge salvasuicidi’, un piano di ristrutturazione in favore della famiglia, e ciò a fronte dei debiti maturati anche a causa degli effetti devastanti della pandemia. Tradotto in parole povere, il debito viene ristrutturato nella rata, e ciò al fine di rendere più sostenibili i pagamenti, e inoltre vengono rivisti anche gli importi totali da pagare ai singoli creditori. Inutile l’opposizione della banca all’omologa del piano, lungo ben quattordici anni, anche perché le origini del sovraindebitamento della famiglia non sono ritenute addebitabili alla famiglia stessa, anche perché dall’analisi debitoria maturata non emergono spese di carattere voluttuario o destinazioni diverse dal soddisfacimento degli ordinari bisogni della vita familiare.

news più recenti

Mostra di più...