Contratto avvocato-pubblica amministrazione: indispensabile la forma scritta
Se non vi è una spesa impegnata e registrata, quindi, il contratto tra ente locale ed avvocato non produce effetti nei confronti della amministrazione pubblica

Nei contratti tra pubblica amministrazione e avvocato è obbligatoria la forma scritta. Su questo punto i giudici sono netti e chiariscono che, normativa alla mano, non sono consentite soluzioni alternative alla redazione di un unico documento in cui viene manifestata la volontà di entrambe le parti. Ciò perché, diversamente, non è tutelata l’esigenza di conoscibilità delle obbligazioni assunte da ciascuna delle parti e la possibilità di eseguire i controlli. Di conseguenza, il contratto tra ente locale ed avvocato, se manca di una spesa impegnata e registrata, non produce effetti nei confronti della amministrazione pubblica in quanto si viene a spezzare il rapporto di immedesimazione organica tra funzionario ed amministrazione di appartenenza e l’obbligazione di pagare il corrispettivo sorge direttamente a carico del funzionario o degli amministratori che hanno consentito l’esecuzione della prestazione del professionista in difetto dell’assunzione dell’impegno di spesa e della sua registrazione. (Decreto del 2 aprile 2022 del Tribunale di Verona)