La partita di calcio padre-figlio salva grazie all’intervento del giudice.

Assistere alla partita di calcio con il proprio figlio non rappresenta un problema di ordine pubblico.

La partita di calcio padre-figlio salva grazie all’intervento del giudice.

Il Prefetto di Torino, in vista della partita di calcio Juventus – Napoli, ha disposto un divieto riguardante la vendita di biglietti suscitando confusione e disagio tra i tifosi già in viaggio per assistere alla partita. Un tifoso, che aveva pianificato di vedere il match con suo figlio, ha deciso di impugnare la decisione davanti al TAR Piemonte, chiedendo l’emissione di un provvedimento cautelare urgente.

Il TAR Piemonte, analizzata l’ordinanza del Prefetto, ha rilevato che questa derivava dall’esigenza di evitare possibili scontri tra tifoserie coinvolte nell'evento sportivo. Tuttavia, nella valutazione del caso specifico presentato dal ricorrente, il Tribunale Amministrativo Regionale ha ritenuto che la "personalità professionale" del genitore e il fatto che si fosse recato alla partita con suo figlio non rappresentassero una minaccia per l'ordine pubblico, a differenza di gruppi organizzati che avrebbero potuto causare disordini tra le tifoserie.

Di conseguenza, il presidente del TAR Piemonte ha concesso la misura urgente richiesta dal ricorrente sulla base delle considerazioni legate alla sua figura individuale e all'assenza di una potenziale partecipazione a situazioni di violenza, cosicché ha avuto la possibilità di acquistare i biglietti e partecipare alla partita con suo figlio.

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