Poca chiarezza su diritti di istruttoria per affidamenti e scoperti di conto corrente: sanzionato l’istituto di credito

Il valore delle spese di istruttoria è risultato maggiorato rispetto a quello derivante dall’applicazione della tariffa esposta nella tabella riportata nel foglio informativo. E tale maggiorazione non è stata comunicata ai clienti anticipatamente rispetto all’addebito

Poca chiarezza su diritti di istruttoria per affidamenti e scoperti di conto corrente: sanzionato l’istituto di credito

Legittima la multa per l’istituto di credito che non fornisce preventivamente informazioni adeguate ai clienti in merito all’esistenza e all’entità dei cosiddetti diritti di istruttoria in relazione ad affidamenti e scoperti di conto corrente. Secondo quanto accertato, in sostanza, fino a novembre del 2009 la banca ha predisposto un modulo contrattuale relativo al conto corrente dove erano indicate solo alcune condizioni economiche, come il tasso di interesse e i canoni, rinviando ai fogli informativi, disponibili per la consultazione presso le filiali, per l’indicazione delle altre spese, anche relative ai servizi collegati al conto corrente, come gli scoperti e gli affidamenti. I fogli informativi riportavano, tra le altre condizioni, i diritti di segreteria, denominazione con cui, a seguito dell’addebito, la voce commissionale indicata come diritti di istruttoria figurava nell’estratto conto. Poi, a partire dal novembre del 2009 la banca ha modificato i modelli contrattuali, introducendo il contratto di apertura di credito in conto corrente dove, tra le principali condizioni economiche, erano state indicate le spese di istruttoria. Nel marzo 2010 la banca ha nuovamente modificato i contratti di conto corrente e, con l’occasione, ha inviato a ciascun cliente il documento di sintesi che riportava tutte le condizioni economiche del conto corrente e dei servizi ad esso collegati, tra i quali il servizio fidi e sconfinamenti, nell’ambito del quale erano dettagliate, tra le varie spese di affidamento, le spese di istruttoria, addebitate indipendentemente dall’esito della valutazione, ogni volta che il cliente richiedeva un nuovo affidamento o una revisione dell’importo affidato e, comunque, ogni anno. (Sentenza 3924 del 18 maggio 2022 del Consiglio di Stato)

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