Sì alla sospensione per anni dello studente aggressivo
Nel caso specifico si è appurato che una studentessa si è resa autrice di gravi intemperanze verbali nei confronti dei componenti della commissione d’esame e nei confronti del personale dell’istituto

Sacrosanta la sospensione per più anni dello studente aggressivo che insulta il corpo docente. Questo il punto fermo fissato dai giudici (sentenza numero 9647 del 2 dicembre 2024 del Consiglio di Stato), chiamati a fare chiarezza sullo scontro tra una studentessa e un istituto scolastico. Alla luce dell’importantissimo contesto rappresentato dalla istruzione pubblica, la sanzione disciplinare dell’esclusione – fino a tre anni – dello studente si può applicare in caso di recidiva in mancanze, di particolare gravità, oppure in presenza del ricorso a qualsiasi tipo di violenza o costrizione fisica o psicologica. Ancora più chiaramente, poi, i giudici precisano che l’amministrazione, allorché, nella propria autonomia valutativa, abbia appurato la commissione di comportamenti aggressivi, ritenuti incompatibili con il corretto svolgimento delle attività didattiche, può legittimamente adottare una dura sanzione disciplinare, che costituisce giustificata applicazione delle condivise regole di funzionamento della comunità scolastica. E ciò anche nella prospettiva dello sviluppo educativo delle persone, sottolineano i giudici. Analizzando la vicenda oggetto del processo, si è appurato che la studentessa sospesa si è resa autrice di gravi intemperanze verbali nei confronti dei componenti della commissione d’esame e nei confronti del personale dell’istituto, intemperanze verbali consistenti, fra l’altro, negli epiteti “pezzi di…”, “fate schifo” e “andate a…”.