Vettura troppo usurata e poco sicura: contratto risolto e denaro restituito al compratore

Evidente come il veicolo usato non presentasse le caratteristiche indicate sulla carta dal venditore

Vettura troppo usurata e poco sicura: contratto risolto e denaro restituito al compratore

Va risolto il contratto di vendita dell’automobile se questa risulta eccessivamente usurata e perciò priva delle qualità indicate dal venditore e, di conseguenza, non è idonea all’uso in sicurezza da parte del nuovo proprietario. Accolta, di conseguenza, la richiesta avanzata dal compratore rimasto insoddisfatto, e che può così ottenere, sanciscono i giudici, la restituzione della somma pagata, ossia oltre 21.000 euro. Questa decisione è poggiata sulla constatazione che la vendita in questione integra la fattispecie dell’aliud pro alio, poiché il consulente tecnico d’ufficio ha accertato non solo che la vettura presentava un grado di usura ben superiore rispetto ad un analogo modello immatricolato nel medesimo periodo, ma anche perché non poteva essere utilizzabile in condizioni di sicurezza per i difetti riscontrati al telaio e alle sospensioni anteriori, difetti decisivi ai fini della tenuta di strada. Inutile il richiamo fatto dal venditore all’esito positivo del controllo effettuato presso la Motorizzazione Civile. I giudici ribattono difatti che per quanto attiene alle qualità del bene indicate nel contratto di vendita nulla prova la circostanza che l’autovettura sia stata sottoposta a controllo presso la Motorizzazione Civile, avendo quell’atto natura prettamente amministrativa, e trattandosi peraltro di veicolo già immatricolato in Europa, per cui i controlli hanno avuto proprio la finalità di verificare la carta di circolazione in originale e la scheda tecnica rilasciata all’estero. (Ordinanza 11438 dell’8 aprile 2022 della Corte di Cassazione)

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