Volo in ritardo o cancellato: i passeggeri possono agire direttamente in giudizio per il risarcimento
Il TAR ha statuito che la conciliazione obbligatoria per i viaggiatori, si tradurrebbe in un inutile e ingiustificato aggravio, precludendo la possibilità di agire immediatamente in giudizio per far valere le proprie pretese risarcitorio come previsto dal Regolamento CE n. 261/2004.

Dopo l'annullamento del volo a pochi minuti dalla partenza, il passeggero non ha ricevuto assistenza né offerte per viaggi alternativi. Ha dovuto risolvere la situazione da solo, arrivando a destinazione solo in serata e mancando agli impegni presi.
Per ottenere un risarcimento di 250 euro e il rimborso delle spese, ha inviato un reclamo alla compagnia aerea basato sul Regolamento CE n. 261/2004, ma le sue richieste sono rimaste senza riscontro.
Il passeggero ha notato che la procedura conciliativa obbligatoria prevista dall’ Autorità di Regolazione dei Trasporti avrebbe creato un inutile ostacolo alla possibilità di agire direttamente in giudizio per ottenere il risarcimento già previsto dal Regolamento.
Il Tribunale Amministrativo Regionale del Piemonte ha accolto il ricorso, sottolineando l'importanza della compensazione pecuniaria per i passeggeri e la necessità di evitare lunghe e costose azioni legali.
Il TAR ha evidenziato che la procedura conciliativa obbligatoria avrebbe limitato il diritto del passeggero ad accedere direttamente al tribunale, creando un doppio filtro ingiustificato e ostacolando l'esercizio dei diritti previsti dal Regolamento comunitario. Il Tribunale ha concluso che se da un lato la conciliazione può ridurre il contenzioso, limitare l'accesso alla giustizia per i passeggeri sarebbe ingiustificato.
Di conseguenza, il provvedimento che impone la procedura conciliativa obbligatoria per le controversie relative agli indennizzi del Regolamento CE n. 261/2004 deve essere annullato. Questo garantisce ai passeggeri il libero accesso alla tutela giurisdizionale senza dover affrontare ostacoli ingiustificati, consentendo loro di far valere i propri diritti in modo più efficace e diretto.